Capitolo 6: Ctenofori

Libri di Zoologia per approfondire: 
- Zoologia (il migliore)

Ctenofori
Dal greco “pettine” sono un piccolo gruppo di animali a simmetria bilaterale. Tutte le specie sono marine generalmente planctoniche, ma l'ordine Platicteni comprende organismi bentonici. Il gruppo prende il nome da 8 bande meridiane ciliate (cteni) che costituiscono gli organi locomotori. La muscolatura, indipendente dalle cellule epiteliali, è situata in una spessa mesoglea ed è interpretata come un primitivo foglietto mesodermico. Gli ctenofori sono provvisti di un organo sensoriale aborale costituito da una statocisti e di cellule adesive chiamate colloblasti. La cavità digestiva è costituita da una bocca che si continua in un faringe ectodermico e da un sistema di canali gastrovascolari che comunicano con l'esterno attraverso due pori anali.
Nonostante il piano strutturale interno rimanga costante la morfologia esterna varia nei diversi gruppi. I più comuni ctenofori hanno un corpo ovoidale con due lunghi tentacoli ramificati che sorgono da tasche situate in prossimità del poro aborale. I Lobati sono caratterizzati da due espansioni orali.
Gli ctenofori sono in grado di produrre bioluminescenza dopo stimolazione elettrica o meccanica.
L'ectoderma è un epitelio formato da cellule cubiche inframezzate a colloblasti e cellule mucipare. Il sistema nervoso è organizzato come una rete sub-ectodermale.
L'apparato locomotorio è composto da 8 cteni disposti simmetricamente sulla superficie dell'animale. Ciascuna banda è formata da placche con una base rilevata sulla quale sono impiantate diverse migliaia di ciglia che si muovono in modo sincrono. Le diverse placche sono coordinate in modo da muoversi seguendo un'onda che si propaga lungo il corpo dell'animale e determina l'avanzamento nell'acqua.
La statocisti si trova al polo aborale ed occupa una cupola ectodermica tappezzata da lunghe ciglia. Al centro della cupola si trova un gruppo di statoliti supportato da 4 ciuffi di ciglia. La flessione dei gruppi di ciglia dipende dalla posizione degli statoliti che a sua volta dipende dalla posizione nello spazio dell'animale.
Gli ctenofori sono carnivori e catturano le prede passivamente dal contatto con la superficie adesiva delle diverse regioni del corpo. Un ruolo particolare è giocato dai colloblasti, contenenti dei granuli adesivi. Le prede catturate sono ingerite attraverso il faringe ectodermico, che comunica con uno stomaco dal quale si diparte un sistema gastrovascolare ramificato nella mesoglea.
La digestione è extracellulare e avviene nel faringe; il materiale digerito è distribuito al sistema gastrovascolare mentre la parte indigerita è eliminata sia dalla bocca che dai pori anali. Il sistema gastrovascolare è delimitato da endoderma composto da cellule ciliate e attraversato da numerosi pori destinati all'assimilazione di cibo.
Gli ctenofori sono normalmente ermafroditi; le gonadi sono di origine endodermica e si sviluppano in connessione con la parete dell'apparato gastrodermico. La fecondazione è generalmente incrociata benché talvolta avviene anche autofecondazione. La segmentazione è totale, radiale, altamente determinativa. La larva è chiamata cydippus per la sua similarità con i Cidippidi adulti.

Libri di Zoologia per approfondire: 
Zoologia. Evoluzione e adattamento 
Diversità animale

Zoologia (il migliore)

Nessun commento:

Posta un commento